Vorrei cogliere l’argomento del momento, quello relativo al nuovo coronavirus, per parlare di uno dei pilastri della Naturopatia: la prevenzione. E per divulgare un concetto fondamentale in questa disciplina: quello di terreno.
Non parlerò di Covid-19 per non alimentare polemiche e fraintendimenti, quello che sto per dire si estende a tutti i virus, i batteri e i microrganismi in generale.
Quando Pasteur portò alla luce l’esistenza dei microrganismi, finalmente fu trovata la causa di molte malattie, se ne poté ricavare la cura e nacquero anche i vaccini. Fu indubbiamente un momento di svolta della medicina, per cui ancora oggi è doveroso ringraziare.
Ma rimane una grande domanda che pochi si pongono: come mai alcune persone vengono contagiate da uno stesso microrganismo ed altre no? Come mai lo stesso microrganismo, pur esercitando lo stesso meccanismo di azione, si manifesta più o meno violentemente all’interno dell’organismo che ha scelto come ospite? Come mai in alcuni casi gli effetti sono lievi, in altri casi gravi e in altri ancora letali, se il microrganismo è sempre lo stesso? La risposta, per me che sono una naturopata, è ovvia: l’azione del microrganismo dipende anche dalle condizioni dell’organismo che lo ospita. Da chimico la risposta mi pare altrettanto ovvia: avendo due variabili, se una è fissa -il microrganismo con il suo specifico meccanismo di azione- quella che causa la varietà dell’effetto è la seconda variabile -l’organismo ospite. Senza mai dimenticare che l’interazione di due variabili può generare sinergia -come sempre accade quando si parla di organismi viventi- quindi l’effetto non è dato dalla sola somma delle due variabili, ma anche dalla sinergia che esse creano interagendo tra loro.
Dunque, a parità di azione di uno stesso microrganismo, ciò che rende diversa la reazione di una persona rispetto ad un’altra è il suo terreno. Si narra che lo ammise anche Pasteur in punto di morte: “Il terreno è tutto, il microbo è nulla”. Ora, senza voler privare il microbo dei suoi meriti, possiamo comunque dire che il terreno è fondamentale.
Ma cosa si intende per terreno? Il terreno è l’insieme delle condizioni, genetiche ed acquisite, in cui si trova il nostro organismo in un dato momento (ad esempio nello stato attuale). In questo caso l’organismo è considerato nella sua interezza, quindi costituito dalle sue parti fisica, energetica, mentale ed emotiva. Il terreno è dunque l’insieme della nostra costituzione (fisica, energetica e psico-emotiva) e delle caratteristiche acquisite (fisiche, energetiche e psico-emotive), tutte presenti in un dato momento.
Se un microrganismo trova un terreno debole e quindi per lui fertile, attecchisce facilmente e può provocare danni. Se un microrganismo trova un terreno forte può non attecchire, o attecchire e venire sconfitto dal sistema immunitario dell’organismo ospite. Il microrganismo dunque non è la causa prima, ma la causa scatenante, mentre la causa originaria risiede nelle condizioni in cui si trova il terreno.
Per questa ragione, se volete ridurre le probabilità di ammalarvi, è necessario che facciate prevenzione e vi prendiate cura del vostro terreno!
Come si può rinvigorire il nostro terreno?
- Con uno stile alimentare naturale ed idoneo alla singola persona. L’alimentazione di terreno si basa proprio sulla costituzione della persona e lo stato in cui si trova al momento;
- Con l’assunzione di specifici integratori naturali: fitoderivati, oligoelementi, olii essenziali, rimedi floreali, ecc. Gli integratori naturali non devono essere semplicemente mirati a rinforzare il nostro sistema immunitario, ma devono essere scelti sulla base delle condizioni in cui si trova il terreno in quel momento, e quindi sulla base del lavoro che è necessario svolgere per riportare l’organismo (nella sua interezza) in uno stato di omeostasi.
- Effettuando delle detossinazioni periodiche e mirate, in modo da rimuovere le tossine accumulate e depurare l’organismo, contribuendo così a ripristinare la corretta fisiologia;
- Dormire seguendo i ritmi circadiani, in modo che durante il sonno il nostro organismo possa effettuare la detossinazione e la rigenerazione fisiologiche quotidiane;
- Praticare una moderata attività fisica, per mantenere attivi i nostri processi metabolici.
Queste sono tutte pratiche ed abitudini che fortificano il terreno da un punto di vista fisico, energetico ed anche mentale ed emotivo, ma ricordiamoci sempre che prenderci cura della nostra immunità non significa soltanto mangiare correttamente, dormire bene, fare sport e assumere echinacea; prenderci cura del nostro benessere mentale ed emotivo è importante quanto prenderci cura del nostro corpo.
Lo stress mentale ed emotivo abbassa le difese immunitarie e porta a disturbi funzionali, che sono l’anticamera della malattia. Smettere di nutrire la propria mente di cose negative e di paure, (come quelle ad esempio abitualmente trasmesse in tv), ed impegnarsi a stimolare il pensiero positivo, è un altro passo fondamentale verso il benessere. Saper riconoscere, gestire e trasformare le emozioni è altrettanto importante.
Sia chiaro, non è un processo facile e veloce come quello di ingoiare una pillola o inoculare un vaccino, perché non è un processo, ma un percorso.
Un percorso al centro del quale ci siete voi e voi dovrete prendere in mano la responsabilità della vostra salute.
Se però deciderete di farlo, sappiate che questa è una strada che vi condurrà verso uno stato di salute reale e duraturo nel tempo.
Ah dimenticavo! La salute porta un effetto collaterale: la felicità!